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#VENDEMMIASOCIALE

by Elena

Come la vendemmia fa bene ai social ma anche al cuore

vendemmiasociale

È cosa nota, ormai, il mio amore per tutto quello che richiama la terra e i frutti che generosamente ci dona…e il mio blog ne è la celebrazione.

Proprio per questo, il 15 e 16 settembre scorsi, sono stata invitata a partecipare ad un evento bellissimo di cui conservo ancora i colori, i profumi e i sapori: la #vendemmiasociale.

L’evento si è svolto nelle campagne della provincia trevigiana presso la Tenuta Amadio di Monfumo e la Cantina Antonio Facchin Wines di San Polo di Piave, promotrici dell’iniziativa. La vendemmia (di prosecco docg) come da tradizione, è stata vissuta all’insegna della condivisione, come evoca lo stesso nome dell’evento.

rose nei vigneti

la raccolta dell'uva

Social perché ha coinvolto diversi influencer che, con video live, post e immagini, hanno dato risalto all’evento sul web.

Sociale perché, tra gli enti promotori dell’iniziativa, c’era la Fondazione Altre Parole, impegnata nell’umanizzazione delle cure, a cui è stato destinato il ricavato delle due giornate.

La nostra avventura è cominciata venerdì 14 settembre con l’arrivo ad Asolo, uno dei borghi più belli d’Italia che Giosuè Carducci definì “la città dai cento orizzonti”. Abbiamo pernottato nel cuore del borgo presso l’Hotel Al Sole strategico per visite ai vigneti e alle cantine della zona.

Il sabato mattina ci siamo svegliati e, dopo una super colazione e una meravigliosa passeggiata in centro, ci siamo diretti alle Tenuta Amadio.

Abbiamo iniziato dall’emozionante “taglio del grappolo” da parte delle autorità locali che ha dato il via alla vendemmia 2018.
taglio del grappolo Cantine Amadio

Durante la giornata, abbiamo avuto modo di visitare la chiesetta di famiglia anche qui, come nelle masserie pugliesi c’era una chiesa annessa alla tenuta, dava modo ai lavoratori di pregare dopo il lavoro nei campi.
Chiesetta Cantine Amadio Chiesetta Cantine Amadio

C’è stato poi  un momento dedicato al Tai Chi. Questa disciplina si basa sulla filosofia orientale e permette una gestione positiva dell’energia, tanto da essere definita «meditazione in movimento» ed è una delle attività che, come i laboratori di scrittura creativa, la Fondazione Altre Parole, promuove negli ospedali del Veneto per donare agli ammalati momenti di tranquillità e di condivisione.

Thai Chi - Fondazione Altre ParoleLa vendemmia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il lavoro nei campi, si è concluso con un momento di convivio, il pranzo: un’unica tavolata lunghissima in cui c’eravamo proprio tutti, abbiamo banchettato con lo spiedo (ma non solo), tipico durante la vendemmia trevigiana, condividendo le emozioni della mattinata.

Dopo il pranzo abbiamo assistito alla spremitura dell’uva e abbiamo visitato la cantina dove ci sono state illustrate le tecniche di produzione del prosecco docg. Non si finisce mai di imparare!

Il pomeriggio abbiamo visitato Treviso, una città bellissima che non conoscevo e che mi ha colpito per i suoi ponti, le calli e i campi che tanto la fanno somigliare alla splendida Venezia.

TrevisoRistorante Le Beccherie

La sera invece, abbiamo cenato al ristorante “Le Beccherie”, che ha una storia antica ma che oggi si veste di modernità e design sia negli arredi che nella cucina, dove si narra sia stato inventato nel XX secolo il “Tiramesù”; oggi questo viene riproposto nella versione classica e, per i clienti più estrosi, nella versione destrutturata.

Gli chef Manuel e Beatrice infatti, con l’utilizzo di ingredienti del posto rivisitano i piatti della tradizione povera trevigiana come ad esempio il cuore di vitello, il risotto con le lumache. Io, pur essendo una sperimentatrice, non me la sono sentita di azzardare tanto, anche perché non mangio carne… Per questa ragione, è stato studiato per me un percorso di degustazione a base di pesce che era davvero delizioso.

La domenica, seconda e ultima giornata dell’evento, ci siamo recati alla cantina di Antonio Facchin a San Polo di Piave dove, anche qui, abbiamo inaugurato la vendemmia con il taglio del grappolo.

Taglio del grappolo cantine Antonio Facchin

La giornata, come quella precedente, è stata densa di emozioni e condivisione. C’è stato un altro momento di riscaldamento con il Tai-Chi questa volta tra i filari, la visita alle cantine e il pranzo sociale con una nuova, bellissima tavolata.

Il clima festoso e la gioia negli occhi di chi aspetta questo momento per tutto un anno di faticoso lavoro, mi ha riportato alla mente i ricordi della mia infanzia e gli occhi lucidi e soddisfatti del mio nonno quando la vendemmia era giunta al termine.

Tra i saluti al profumo di vino, quello che ho portato a casa da questa esperienza, oltre a dell’ottimo Prosecco docg e del Raboso color amaranto, sono le emozioni concrete, fatte di sguardi, profumi, mani che lavorano e sorrisi. Gesti che uniscono e rallegrano con l’intento di compiere tutti la stessa grande impresa: portare a compimento un lavoro durato un intero anno, in cui la natura imprevedibile può capovolgere le sorti del raccolto.

E’ stato bello esserci ed è ancora più bello avervi potuto raccontare questa storia.

Uve da prosecco DOCG

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2 comments

Se questo è un uovo | Tenuta Amadio 15 Novembre 2018 - 11:31 am

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Elena 18 Novembre 2018 - 8:43 am

Ma che bello!! Grazie mille! 🙏🏼☺️

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